“Non posso ricorrere all’implantologia dentale perchè ho poco osso…”
Durante una prima visita, non è raro sentire pronunciare frasi di questo tipo da un paziente. Effettivamente quando l’osso è notevolmente ridotto sia in spessore che in altezza, in apparenza le sue dimensioni potrebbero non sembrare idonee all’ inserimento degli impianti.Tuttavia questo non è sempre vero, grazie alle più moderne tecniche di implantologia, oggi è possibile sia adattare gli impianti al volume osseo a disposizione, sia eseguire interventi di innesto osseo per recuperare l’osso perduto.
L’atrofia ossea a livello della mascella oltre alla perdita di elementi dentari può avere anche ripercussioni extraorali.
Il riassorbimento osseo può infatti portare modifiche della fisionomia del volto, diminuendo la distanza tra naso e mento con conseguente aumento delle rughe periorali (intorno alle labbra), facendo cosi sembrare il volto più vecchio e segnato rispetto alla reale età.
Cosa fare in caso di riassorbimento osseo e conseguente perdita di denti ?
Inizialmente dobbiamo valutare il grado di riassorbimento osseo e in base al livello di atrofia possiamo ipotizzare 4 situazioni:
1) Se abbiamo una atrofia lieve, si può procedere con l’inserimento di particolari impianti slim o short che si adattano nei casi di scarso spessore o scarsa altezza della cresta ossea.
2) Se l’atrofia è più marcata possiamo cercare alcune zone dove l’osso è maggiormente presente e posizionare lì gli impianti.
3) Se non si riescono a trovare zona con sufficiente osso si può procedere ad una rigenerazione ossea.
4) Nei casi più estremi di atrofia ossea possiamo inserire degli impianti zigomatici o pterigoidei