Approfondimenti Prevenzione Dentale
Dott. Nicola Paoleschi, cos’é la carie dentale?
La carie è un processo distruttivo che colpisce i tessuti duri del dente e causa una perdita progressiva di calcio. Per potersi sviluppare la carie necessita della presenza contemporanea di tre fattori: ospite suscettibile, dieta ricca di zuccheri e batteri ad attività cariogena. I principali batteri responsabili della carie, presenti nella saliva sono lo Streptococcus Mutans ed il Lactobacillus che, in contatto con sostanze zuccherine, derivate dai dolci ma anche da pane e pasta, producono degli acidi che possono attaccare il rivestimento del dente. La dura barriera dello smalto viene decalcificata, provocando al suo interno delle cavità: appare allora una piccola macchia opaca o scura. Da questa iniziale erosione, ancora senza dolore, i batteri possono iniziare l’aggressione dello strato più interno chiamato dentina e raggiungere, infine, la parte centrale della polpa dentale, ricca di vasi e terminazioni nervose, causando una dolorosa pulpite. Con la penetrazione della carie negli strati più interni del dente aumenta la sensibilità al caldo e al freddo, alle sostanze acide e dolci ed alle pressioni esterne. Quando viene raggiunta la polpa, il dolore può diventare insopportabile, anche in assenza di stimoli. L’attacco acido è massimo nei primi dieci minuti dopo il pasto e la fermentazione batterica è particolarmente attiva durante la notte. Per questi motivi è importante ricordarsi di lavare i denti subito dopo ogni pasto, con particolare cura la sera. Questa sana abitudine deve iniziare sin dalla più tenera età. l fattori che possono favorire la carie comprendono una predisposizione familiare, solchi dentali molto profondi, difetti di allineamento dei denti, la presenza di protesi e otturazioni non più efficienti.
Cosa possiamo fare per difenderci dalle carie?
Gli adulti devono abituarsi a lavare i denti dopo ogni pasto. Lo spazzolino deve avere della setole di durezza media e la testina deve essere abbastanza piccola in modo da poter raggiungere facilmente tutte le superfici dei denti. I denti vanno lavati tenendo la bocca semiaperta e pulendoli a gruppi di 2-3 per volta, il movimento dello spazzolino deve essere in senso verticale, andando dalla gengiva verso i denti, mentre sulle superfici masticatorie risulta efficace un movimento orizzontale. L’uso del filo o nastro interdentale è un valido aiuto per la pulizia degli spazi esistenti tra un dente e l’altro e prevenire le nascoste carie interprossimali. In caso di carie comunque oggi noi dentisti possiamo usufruire di materiali da otturazione decisamente estetici perchè i compositi di ultima generazione possiedono colori e consistenza assolutamente assimilabili a quelli dei denti naturali.
I nostri bambini possono rinforzare lo smalto dentale?
Il fluoro si è rilevato un elemento particolarmente efficace nella protezione dei denti dalla carie. I bambini dovrebbero assumerlo durante la fase di dentatura decidua così che il fluoro possa andare a rinforzare lo smalto dei futuri denti permanenti. I dosaggi delle compresse di fluoro consigliati per i bambini sono: fino a 2 anni (tra i 5 e 10 kg) una compressa da 0,25 mg al giorno; dai 2 ai 4 anni (tra i 10 e i 15kg) due compresse da 0,25 mg al giorno; dai 4 ai 6 anni una compressa da 1 mg al giorno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già fissato gli obiettivi da raggiungere nel 2010 grazie ad una fluoroprofilassi precoce: il 90 per cento di bambini esenti da carie a 5-6 anni. Inoltre è importante per i piccoli fare la sigillatura dei solchi dei primi molari permanenti appena questi spuntano, cioè a 6 anni.
Dott. Nicola Paoleschi, anche le donne in gravidanza possono fare fluoroprofilassi per il figlio in arrivo?
Certo, la fluoroprofilassi in gravidanza è molto utile per la prevenzione della carie. La donna incinta dovrebbe assumere a partire dal secondo mese di gravidanza e durante l’allattamento al seno, una compressa da 1mg di fluoro al giorno. Altri consigli del dentista per la donna in gravidanza sono di non fumare, perchè Il fumo riduce la quantità di ossigeno che arriva al feto, danneggiando la formazione dei denti e del resto dell’organismo del bimbo; avere una corretta alimentazione per ottenere un’apporto di vitamina C , D e calcio che aiutano la mineralizzazione delle ossa e dei denti. Durante la gravidanza vi sono alte concentrazioni di ormoni estroprogestinici nel sangue: questo diverso assetto ormonale agisce sulle mucose del cavo orale. Le gengive divengono molto sensibili e basta una quantità minima di batteri a determinare danni orali con un arrossamento delle gengive (gengivite gravidica) che spesso cominciano anche a sanguinare durante lo spazzolamento. La gengivite trascurata può portare a lesioni come l’epulide gravidica che va rimossa chirurgicamente o alla parodontite che determina la perdita di osso alveolare e di stabilità del dente. Dunque è essenziale un corretto programma di igiene quotidiana ed eseguire regolari controlli dal dentista (almeno due durante i 9 mesi) per assicurare alla madre ed al figlio una bocca sana e protetta.